Val Comelico: natura autentica, borghi ladini e sentieri spettacolari nel cuore delle Dolomiti
Tra le Dolomiti
orientali, al confine con l'Austria, si nasconde una valle meno conosciuta ma
straordinariamente affascinante: la Val Comelico. Un territorio
autentico, che conserva intatto il legame tra uomo e natura, cultura e
paesaggio. Qui, boschi di abeti si alternano a pascoli punteggiati di malghe,
borghi di pietra e legno raccontano storie antiche, e sentieri panoramici
portano gli escursionisti in un mondo fatto di silenzi, panorami mozzafiato e
tradizioni ladine.
In questo articolo scopriremo dove si trova la Val Comelico, le escursioni imperdibili (con i dati tecnici), quali sono i suoi borghi principali, le attività per le famiglie e i piatti tipici da assaggiare assolutamente.
In questo articolo scopriremo dove si trova la Val Comelico, le escursioni imperdibili (con i dati tecnici), quali sono i suoi borghi principali, le attività per le famiglie e i piatti tipici da assaggiare assolutamente.
Cosa fare in Val Comelico tra escursioni, passeggiate, visite ai borghi e attività per le famiglie
Dove si trova la Val Comelico
La Val Comelico
si trova nella parte nord-orientale della provincia di Belluno, in
Veneto, ed è una delle valli più suggestive delle Dolomiti. Confina a nord con
l’Austria, a est con la Carnia (Friuli Venezia Giulia), a sud con la Valle del
Piave e a ovest con l’Alto Adige. Comprende cinque comuni: Santo Stefano di
Cadore, San Pietro di Cadore, Danta di Cadore, San Nicolò di Comelico e
Comelico Superiore, quest’ultimo con le frazioni di Padola, Candide, Dosoledo e
Casamazzagno.
Le escursioni più belle da fare in Val Comelico
Per chi cerca
delle passeggiate molto semplici fattibili anche da famiglie con bambini
e che non hanno dislivelli impegnativi; queste
sono le passeggiate da non perdere:
Sentiero della Musica
Un sentiero con sculture
in legno e giochi interattivi che parte sopra Padola, dove si trova anche
l’installazione a cuore ideale per scattare qualche foto. Il sentiero parte
qualche centinaio di metri più avanti all’interno del bosco e arriva fino alla
sorgente di acqua solforosa “acqua puzza”.
I Trois di Comelico Superiore
I Trois del Comelico Superiore sono quattro sentieri tematici che si snodano nel comune di Comelico Superiore, in provincia di Belluno. Questi percorsi sono caratterizzati da sculture in legno realizzate da artisti locali, che raffigurano scene di vita e tradizioni della zona.
I sentieri sono:
Troi dli Mascri (Sentiero delle Maschere):
A Dosoledo, celebra il Carnevale con sculture dedicate alle maschere tradizionali e ai loro preparativi.
Troi di Tradizion (Sentiero delle Tradizioni):
Collega Candide e Dosoledo, rappresentando le tradizioni culturali della comunità.
Troi di Bacani (Sentiero dei Contadini):
Da Casamazzagno a Dosoledo, ricorda il lavoro nei campi, nei boschi e nelle stalle.
Troi di Mestieri (Sentiero dei Mestieri):
Da Dosoledo a Padola, illustra i mestieri tradizionali della valle.
Le torbiere di Danta
Una facile
passeggiata adatta a tutti, che conduce a un’area protetta di torbiere
d’alta quota, habitat naturale per molte specie vegetali e animali.
Percorso attrezzato con passerelle e pannelli informativi. Ideale per una
mattinata rilassante a contatto con la natura.
Il bosco degli alberi monumentali in Val Visdende
La Val Visdende merita una citazione a parte, una valle bellissima, incontaminata che offre passeggiate, escursioni e giri in ebike per tutti i livelli e i gusti.
La passeggiata nel bosco degli alberi monumentali permette di ammirare abeti rossi che hanno un’altezza superiore ai 50 metri e un diametro che supera i 3 metri. Informazione importante: non toccate gli alberi perché in zona si stanno sperimentando dei nuovi composti per combattere il problema del bostrico.
Per visitare il
bosco degli alberi monumentali si può raggiungere in auto il parcheggio del
borgo Costa d’Antola. In tutta la Val Visdende è possibile parcheggiare
solo nei parcheggi ufficiali a pagamento (1,50€/ora oppure 8€ tutta la giornata).
Si paga ai totem (parchimetri) ed è meglio avere moneta perché non in tutti
funziona l’opzione con carta di credito.
Se invece si ama camminare in montagna in quota ma si cercano sentieri che non presentino difficoltà tecniche e con dei dislivelli non troppo impegnativi ecco una serie di escursioni, adatte anche alle famiglie con bambini che amano camminare:
Escursione a Malga Dignas in Val Visdende
Bella escursione panoramica nella bellissima Val Visdende. Si raggiunge in auto Bivio Ciadon, qui c’è un parcheggio a pagamento con parchimetro (non troppo grande quindi il consiglio è di arrivare sul presto al mattino) dove è possibile lasciare l’auto. Da qui si prende il sentiero 170 che porta alla bellissima e autentica Malga Dignas che offre sia tavoli esterni sotto al gazebo che tavoli interni. La malga ha una vista incantevole. Il sentiero per raggiungerla è adatto anche ai passeggini da trekking.
Per chi vuole allungare l’escursione dalla malga seguendo il sentiero 172 è possibile raggiungere il confine italo-austriaco con le casermette. In alternativa si può proseguire per effettuare il lungo giro delle malghe della Val Visvende (un anello da 30 chilometri di cui parliamo più avanti).
Dati tecnici:
Bivio Ciadon – Malga Dignas
Lunghezza: 2 km
Dislivello: 300 metri
Difficoltà: E
Escursione al Rifugio Forcella Zovo in Val Visdende
Altra semplice escursione in Val Visdende adatta alle famiglie con bambini. Si parcheggia davanti al Bar Ristorante Albergo Miravalle (anche qui c’è un parcheggio a pagamento con parchimetro) e si prende il sentiero 154 che porta tramite una strada asfaltata e una strada sterrata al rifugio.
Dati tecnici:
Albergo Miravalle – Rifugio Forcella Zovo
Lunghezza: 2,7 km
Dislivello: 250 metri
Difficoltà: E
Escursione al rifugio Lunelli
Per questa escursione ci si sposta vicino al paese di Padola, bisogna raggiungere in auto i Bagni di Valgrande, qui accanto alla Colonia Don Bosco è presente un grande parcheggio gratuito. Lasciata l’auto si può scegliere se salire al rifugio tramite la strada carrozzabile (qui il dislivello è minore, non ci sono tratti ripidi ma è sicuramente più noiosa) oppure seguire il sentiero 171 che si snoda dapprima lungo il torrente Risena regalando viste stupende sul Gruppo del Popera per poi addentrarsi nel bosco fino all’arrivo al rifugio. Qui è possibile mangiare con una vista stupenda sulle Dolomiti.
Dati tecnici:
Valgrande – Rifugio Lunelli
Lunghezza: 3 km
Dislivello: 300 metri
Difficoltà: E
Escursione al rifugio Berti dal rifugio Lunelli
Dal rifugio Lunelli si può proseguire verso il rifugio Berti, si può quindi arrivare al Lunelli a piedi come descritto nell’escursione precedente oppure raggiungere il rifugio in auto dove è disponibile un ampio parcheggio a pagamento (12€ per tutta la giornata) e da qui prendere il sentiero 101 per il rifugio Berti che parte accanto al rifugio. Il sentiero non presenta difficoltà tecniche se non tratti in pendenza che potrebbero tagliare un po' il fiato.
Dati tecnici:
Rifugio Lunelli – Rifugio Berti
Lunghezza: 2,3 km
Dislivello: 380 metri
Difficoltà: E
Infine, per chi
vuole delle escursioni con dislivello più impegnativo e più lungo ecco
una piccola selezione delle escursioni più famose:
Anello del Monte Zovo da Costalta
Questa escursione è perfetta per chi ama i giri ad anello panoramici. Si lascia l’auto a Costalta, in centro paese c’è un piccolo parcheggio gratuito, altrimenti si può lasciare l’auto in zona della segheria. Bisogna poi raggiungere il museo etnografico e da qui prendere il sentiero per Forcella Zovo. Seguendo la strada asfaltata si raggiunge prima Malga Zovo e poi il rifugio Forcella Zovo. L’escursione potrebbe finire qui per chi non se la sente di proseguire, se si vuole effettuare l’anello invece si continua a camminare tenendo la sinistra verso il Monte Zovo camminando nel bosco (sentiero 154) fino a raggiungere la cima del Monte Zovo. Per tornare invece di rifare il sentiero dell’andata, scendendo dal Monte Zovo è possibile al bivio prendere il sentiero 166 che riporta a Costalta facendo così un giro ad anello.
Costalta – Monte Zovo (anello)
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 690 metri
Difficoltà: E
Giro delle malghe in Val Visdende
Un itinerario ad anello che tocca alcune delle malghe più belle della Val Visdende, tra cui Malga Dignas, Malga Campobon e Malga Manzon. Il sentiero attraversa boschi di abeti e larici, radure e pascoli dove spesso si incontrano mucche al pascolo. Perfetto per chi vuole unire escursionismo e sapori locali, con possibilità di sosta e degustazione in malga. Si tratta di un percorso che non presenta difficoltà tecniche se non una ripida discesa finale ma è molto lungo, circa 30 km partendo e tornando a Pra Marino e seguendo il sentiero 170.
Giro delle Malghe da Pra Marino
Lunghezza: 30 km
Dislivello: 700 metri
Difficoltà: E
Anello del Passo Monte Croce Comelico
Facile e
panoramica, questa escursione è adatta anche a famiglie allenate. L'anello parte
da Passo Monte Croce Comelico, dove è possibile lasciare l’auto e
conduce prima a Malga Nemes, che ha una vista bellissima sulle Dolomiti
di Sesto, per poi proseguire verso Malga Coltrondo dove si ha una vista
sulle Alpi Carniche e rientrare a Passo Monte Croce Comelico.
Dati tecnici:
Passo Monte Croce Comelico – Malga Nemes – Malga Coltrondo
Lunghezza: 12 km
Dislivello: 400 metri
Difficoltà: E
Un'escursione
imperdibile tra paesaggi dolomitici spettacolari, resti della Grande Guerra e
natura incontaminata. Dal Rifugio Lunelli si sale al Rifugio Berti,
situato in una conca suggestiva. Da qui si può proseguire verso il Vallon
Popera, un ambiente severo e maestoso, e raggiungere la Forcella Popera
con splendida vista sulle Dolomiti di Sesto. Possibilità di chiudere l'anello
scendendo dal sentiero 122.
Dati
tecnici:
Anello Vallon Popera dal rifugio Lunelli
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 850 metri
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
Anello Vallon Popera dal rifugio Lunelli
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 850 metri
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
In zona ci sono tantissime altre passeggiate ed escursioni da fare e il suggerimento è quello di contattare l’ufficio turistico locale in modo da chiedere informazioni e verificare sempre lo stato e la fattibilità dei sentieri.
I borghi da non perdere
Padola
Centro principale di Comelico Superiore, Padola è circondata da prati e boschi. Qui si trova il Museo della Cultura Alpina Ladina, che racconta con oggetti, fotografie e ricostruzioni la vita quotidiana in montagna. Interessante anche la "Stua", antica diga usata per il trasporto del legname. Da Padola partono diverse passeggiate.
Danta di Cadore
Borgo raccolto e panoramico, circondato da torbiere e boschi. È famoso per il belvedere vicino alla chiesa di Santa Barbara e per la tranquillità che lo rende meta ideale per il relax.
Santo Stefano di Cadore
Il centro amministrativo della valle, con un bel centro storico, una chiesa del XIII secolo e numerosi capitelli e testimonianze religiose. Durante i mesi di Luglio ed Agosto nel weekend si tengono in piazza Roma i mercatini dell’artigianato.
San Pietro e San Nicolò di Comelico
Borgate autentiche dove il tempo sembra essersi fermato. Ideali per chi cerca atmosfere genuine e scorci tradizionali.
Costalta
Costalta è una piccola frazione del comune di San Pietro di Cadore alle pendici del monte Zovo, famosa per le sue case in legno. In paese ci sono infatti tante abitazioni tipiche in legno e sculture realizzate da artisti di tutto il mondo. Da non perdere la visita al museo etnografico “Casa Angiul Sai”, una casa museo dove scoprire come si viveva una volta e poter ammirare la tecnica di costruzione degli edifici chiamata Blockbau, ossia a castello con travi incastrate tra di loro.
La Val Comelico è una meta perfetta per le famiglie con bambini; infatti, qui si trovano tante passeggiate facili ma panoramiche che portano a malghe e rifugi fattibilissime anche con bambini. I sentieri tematici come i Trois, o il Sentiero della Musica sono perfetti da percorrere con bambini che si divertiranno ad andare alla ricerca delle installazioni in legno.
In valle poi ci sono parchetti molto belli come il Parco Medola, un verde parco a Santo Stefano di Cadore lungo le rive del fiume Piave. Qui si trovano campi sportivi, parchetto giochi per bambini, percorsi da fare a piedi o in bici, tavoli da picnic e dei bagni pubblici.
Se invece si
vuole andare alla scoperta di animali selvatici, erbe officinali e attività con
animali il consiglio è di visitare il Ranch Grande Nord. Qui sarà possibile vedere da vicino
alcuni animali selvatici e diversi rapaci che sono stati salvati, oltre a fare
visite guidate e trekking con alpaca e cani husky.
Piatti tipici da assaggiare in Val Comelico
Tra malghe, rifugi e ristoranti a valle durante il soggiorno in Val Comelico non si può non assaggiare l’ottima cucina locale. Ecco, quindi, alcuni piatti tipici da provare:
Casunziei
Ravioli a forma di mezzaluna ripieni di patate, barbabietole o erbe, conditi con burro fuso e ricotta affumicata. Un piatto simbolo della cucina ladina.
Pastin
Impasto crudo di carne macinata, speziato e servito sia fresco alla griglia che conservato sottovuoto. Si gusta con polenta o pane locale.
Impasto crudo di carne macinata, speziato e servito sia fresco alla griglia che conservato sottovuoto. Si gusta con polenta o pane locale.
Kneili e mos
Piccole polpette servite in brodo o con contorni rustici. Il "mos" è una crema di latte acido, usata per accompagnare i piatti o spalmata sul pane.
Capuzu fritu con luganghi
Cavolo cappuccio fritto servito con salsicce locali, un piatto povero ma molto saporito, tipico delle tavole comeliane.
Dolci e biscotti Sartorelli
Biscotti secchi e fragranti prodotti artigianalmente, un tempo famosi anche all’estero. Ideali da portare a casa come souvenir goloso.