Cosa vedere in Val di Fassa: tre escursioni adatte a tutti

mercoledì, agosto 11, 2021 0 Comments A+ a-

Vista su dolomiti Val di Fassa

La Val di Fassa è insieme alla Val Gardena e alla Val Pusteria una delle valli più scenografiche del Trentino Alto Adige. Una valle lunga circa 20 chilometri e circondata da massicci dolomitici. La valle è il naturale proseguimento della Val di Fiemme ed inzia con il piccolo borgo montano di Moena, per poi toccare vari paesi quali Vigo di Fassa, Pozza di Fassa, Mazzin fino ad arrivare a Canazei, l'ultimo paese della valle. 
Durante il nostro weekend lungo di fine Maggio abbiamo percorso diversi sentieri adatti a tutti che vi voglio raccontare in questo articolo.

Escursioni da fare in Val di Fassa

Escursioni in Val di Fassa al Rifugio Roda di Vael

Il rifugio Roda di Vael

Dislivello in salita: 535 metri
Durata: 2 ore circa per la salita
Distanza: 3,5 chilometri per salire
Difficoltà: E

Un bel sentiero da non perdersi quando si è in Val di Fassa è sicuramente quello che porta al Rifugio Roda di Vael.
Con l'auto si deve raggiungere il Passo Costalunga (1745 m), dove è possibile parcheggiare negli ampi parcheggi, da qui s'imbocca il sentiero tra l'hotel Savoy e il ristorante Rosengarten e si inizia a salire seguendo uno sterrato. Dopo circa un quarto d'ora s'incrocerà il sentiero 548 che porta fino al rifugio, al bivio con il sentiero 552 proseguite sul 548 andando verso destra.
Il primo tratto è prevalentemente nel bosco e in costante salita, il sentiero poi si allarga e regala delle bellissime vedute su tutte le cime circostanti. I prati lasciano infine spazio alla roccia nel tratto finale del sentiero (a fine Maggio abbiamo trovato ancora tanta neve) che conduce prima alla Baita Marino Pederiva ed infine al Rifugio Roda di Vael (2.283 m), qui vi potete fermare a mangiare nei tavoli sia esterni che interni, o in alternativa optare per un pranzo al sacco.
le viste sul sentiero per il Rifugio Roda di Vael

Per tornare indietro al Passo Costalunga ci sono due opzioni, ripercorrere lo stesso sentiero dell'andata (il 548) oppure fare un percorso ad anello, prendendo il sentiero 549 prima e poi il sentiero 539 che porta al rifugio Paolina. Se si segue la seconda opzione si passa dal monumento a Theodor Christomannos, pionere del turismo dolomitico, una grande aquila di bronzo. In questa zona se siete fortunati è facile anche trovare le marmotte, fate attenzione se sentite il loro caratteristico verso!
Monumento aquila di ferro val di fassa

All'andata se volete rendere il dislivello dell'escursione ancora più facile, invece di partire dal Passo Costalunga potete prendere la seggiovia che porta fino al Rifugio Paolina (si prende nei pressi dell'hotel Karersee) e da qui proseguire sul sentiero 539 e poi sul 549 fino al Roda di Vael. In questo modo avrete solo 150 mt di dislivello, 2 chilometri di strada da fare in circa 45 minuti/1 ora.

Escursioni in Val di Fassa: giro del Lago di Carezza

Vista sul Lago di Carezza

Dislivello in salita: 21 metri
Durata: 20 minuti
Distanza: 1,3 chilometri per l'anello completo del lago
Difficoltà: T

Se volete abbinare un'altra escursione al trekking al Rifugio Roda di Vael, il giro del Lago di Carezza (1.525 m) è perfetto. Il Lago di Carezza pur trovandosi in Alto Adige si trova a soli 5 minuti di auto dal Passo Costalunga ed è facilmente raggiungibile in circa 20 minuti dalla Val di Fassa.
Il Lago di Carezza è famoso per essere uno dei laghi più belli del Trentino Alto Adige, con le sue acque cristalline nelle quali si specchia il massiccio del Latemar, e gli alberi sempreverdi che lo incorniciano.
Per fare il giro del lago bisogna parcheggiare l'auto nell'ampio parcheggio a pagamento (1€ all'ora). Qui si trovano anche toilette, ristoranti/bar e qualche negozietto. Attraverso un comodo sottopassaggio dal parcheggio è possibile arrivare direttamente al sentiero che costeggia il lago. Il giro del lago si compie in 20 minuti circa, ed è adatto a tutti. E' fattibile con carrozina/passeggino e durante il percorso si trovano diverse panchine da dove poter ammirare il lago comodamente.

Il mio consiglio è di iniziare il giro del lago dal grande balcone di legno che ha un punto panoramico per ammirare tutto il lago. Qui ci sono vari cartelli che raccontano aneddoti e leggende sul Lago di Carezza. Si narra infatti che una splendida ninfa, Ondina, abitasse le acque del lago, quando uno stregone di nome Latemar si innamorò di lei e cercò di rapirla, ma senza successo. La strega del Maserè gli consigliò quindi di costruire un grande ponte arcobaleno sopra il lago per conquistarla, ma quando Ondina lo vide si spaventò e scomparve per sempre nelle profondità del lago. Lo stregone arrabbiato distrusse il ponte arcobaleno e lo gettò nel lago, da allora il lago assunse i colori dell'arcobaleno.

Il lago non è balneabile e le rive del lago sono interdette. Da qui infine partono diversi sentieri se si vuole continuare ad esplorare la zona. Uno fra tutti è quello che dal Lago di Carezza porta al lago di Mezzo (Mittersee), un lago che si forma in una radura durante lo scioglimento delle nevi ed è visibile solo per alcuni mesi all'anno, solitamente tra Maggio e Luglio.

Escursioni in Val di Fassa: da Ciampedie al Rifugio Gardeccia e al Rifugio Vajolet

Sentiero per il rifugio Gardeccia

Dislivello in salita: 520 metri
Durata: 2 ore circa per la salita
Distanza: 4,8 chilometri per salire
Difficoltà: E

Un'altra imperdibile escursione in quota da fare in Val di Fassa è quella che da Ciampedie (Campo di Dio) porta prima al Rifugio Gardeccia e poi al Rifugio Vajolet ai piedi delle Torri del Vajolet nel gruppo del Catinaccio.
Il punto di partenza di questa escursione è l'altipiano Ciampedie (2.000 m) raggiungibile facilmente da Vigo di Fassa con la funvia Catinaccio-Rosengarten.
Una volta arrivati sull'altipiano ed avere ammirato il panorama che si apre davanti, si chiama infatti Campo di Dio non a caso, si deve prendere il sentiero 540 che in circa 45 minuti di camminata in mezzo a bei boschi conduce fino al Rifugio Gardeccia. Si passa prima il Rifugio Negritella, un bellissimo rifugio con spazi esterni molto curati e poi ci si addentra sul sentiero nel bosco. Questo primo tratto è davvero molto semplice, molto frequentato dalle famiglie e senza nessun tipo di difficoltà ed è fattibile anche con il passeggino da trekking. Il percorso alterna lunghi tratti nel bosco, a tratti che si aprono maggiormente regalando vedute bellissime sulle cime circostanti.
Il Rifugio Gardeccia si trova in una radura dove è presente un bel ruscello e dove si trovano altri  rifugi/punti ristoro. Da qui bisogna seguire il sentiero 546 che in circa un'ora di costante salita permette di raggiungere il Rifugio Vajolet (2.243 m). In alternativa il Rifugio Vajolet si può raggiungere tramite il servizio navetta che parte da Pera di Fassa e in circa 20 minuti porta al Rifugio Gardeccia. Da qui poi si dovrà prendere il sentiero 546 per il Rifugio Vajolet, come nell'opzione precedente.

Una volta rientrati verso Ciampedie ripercorrendo lo stesso sentiero dell'andata è possibile fermarsi a mangiare presso il Rifugio Negritella o alla Baita Checco.

Ciclopedonale delle Dolomiti di Fiemme e Fassa

La ciclopedonale della Val di Fassa

Non è esattamente un'escursione in quota ma è sicuramente un'attività outdoor molto bella da fare in Val di Fassa per chi non ama fare i sentieri in quota oppure ama andare in bicicletta. In Val di Fassa c'è infatti una ciclopedonale lunga 48 chilometri e con un dislivello totale di 650 metri che collega tutti i paesi della Val di Fassa e Val di Fiemme
Da Alba di Canazei si può arrivare fino a Molina di Fiemme e viceversa, costeggiando il torrente Avisio e passando tutti i vari paesini. La strada è anche per pedoni, quindi soprattutto in alcuni tratti più frequentati bisogna fare attenzione. 
Nei vari paesini si trovano poi aree di sosta con tavoli da pic-nic dove è possibile fermarsi a riposare. Se non si vuole percorrere la strada anche al ritorno esiste uno shuttle che permette di tornare al punto di partenza: il Fiemme-Fassa Bike Express, potete controllare sul sito dell'ufficio turistico per sapere quando opera e avere gli orari della navetta.

Dove dormire in Val di Fassa

Hotel El Paster a Pera di Fassa

La proposta ricettiva della Val di Fassa è molto ampia, e in valle potete trovare sistemazioni per tutti i gusti e fasce prezzo. Come paese dove alloggiare se volete fare escursioni durante la stagione estiva il mio consiglio è quello di privilegiare le località intorno a Vigo di Fassa in quanto in posizione più comoda per i sentieri estivi più famosi da fare in zona. 
Noi abbiamo soggiornato a Pera di Fassa, presso un hotel in stile montano molto carino, Hotel El Paster, con un ottimo rapporto qualità prezzo. Si tratta di un hotel 3 stelle, con una bella zona termale con piscina, bagno turco, sauna e area relax. Camere con vista sulle montagne e una posizione comoda vicina alla ciclopedonale della Val di Fassa.  Anche il ristorante è curato e propone piatti tipici locali e alcuni piatti più nazional popolari. E' presente anche un piccolo giardino con alcuni giochi per i bambini e in loco si possono affittare le biciclette e le e-bike.

Dove mangiare in Val di Fassa

Durante il nostro weekend lungo in Val di Fassa alla sera abbiamo sempre mangiato in hotel in quanto avevamo optato per la mezza pensione, ma durante il giorno a pranzo abbiamo provato due rifugi e un bel agriturismo.
Come agriturismo abbiamo trovato una vera e propria chicca a Moena, Agritur El Mas, un bel ristorante con annessa fattoria proprio sopra il paese di Moena in posizione molto panoramica sulla valle. Il ristorante è molto curato, tutto in legno sia dentro che fuori e il mangiare è tipico trentino, servito in maniera molto curata. 
L'agriturismo ha anche un bel prato davanti ideale per i bambini. Accanto all'agriturismo c'è la stalla e la fattoria, che si può vedere anche da una finestra posta all'interno del ristorante. Nella stalla ci sono mucche, maiali e diversi cavalli bellissimi, mentre nella fattoria si trovano galline e asini, davvero un bel posto da visitare sia per adulti che per bambini.
L'agriturismo El Mas a Moena

La fattoria dell'agriturismo El Mas

Come rifugi dove mangiare durante il nostro weekend in Val di Fassa abbiamo pranzato al Rifugio Roda di Vael, rifugio molto bello e curato che ha posti interni ed esterni. Mangiare molto buono e porzioni abbondanti.
Mentre per il secondo trekking abbiamo scelto di mangiare a Ciampedie alla Baita Checco, un piccolo ristorante in quota con una sala interna e una grande veranda fuori. Anche qui mangiare tipico trentino molto buono, noi abbiamo provato dei canederli alla mela squisiti. Il posto si presta molto bene anche per un aperitivo post camminata, il rifugio mette infatti a disposizione delle sdraio dove riposarsi dopo la camminata con vista sulle montagne stupende che si ammirano da Ciampedie.
Infine sempre a Ciampedie ci avevano consigliato anche il rifugio Negritella, un rifugio con degli spazi esterni molto curati, che però non abbiamo provato per mancanza di tempo.

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